Sale integrale o raffinato quale scegliere?
Il sale è sempre stato fin dal 3000 a.C. uno degli elementi più preziosi di sempre anche più dell’oro, ancora oggi il sale è molto importante, non come merce di scambio ma come esaltatore di sapore per eccellenza. Il sale viene utilizzato quotidianamente per quasi tutti i tipi di piatti e ricette, ma quale tipo di sale è migliore da utilizzare per l’alimentazione?
Innanzitutto bisogna capire il tipo di sale che si utilizza, poiché il sale proviene da due fonti: quello estratto dalle miniere, quindi quello di montagna, o quello marino. Ma sopratutto bisogna capire quale scegliere tra quello raffinato o integrale.
La procedura di raffinazione del sale viene eseguita per eliminare le impurità e quegli elementi che possono essere dannosi per noi, ma bisogna capire in che circostanza e bene o no eseguire la raffinazione del sale.
Se prendiamo quindi il sale da miniera, allora potrebbe essere bene eseguire la raffinazione, perché nel sale di montagna possono essere presenti dei metalli pesanti, che sono dannosi per il nostro organismo, ma se la raffinazione viene fatta sul sale marino, o su quello di miniera conservato naturalmente senza la presenza di sostanze dannose, allora il processo di raffinazione e inutile se non addirittura dannoso, poiché danneggia l’integrità delle sostanze del sale stesso. Nel sale infatti sono presenti moltissimi elementi come, lo zinco, oro, rame, argento, calcio, ferro, magnesio, fosforo e sopratutto lo iodio, ma durante il processo di raffinazione lo iodio che è l’elemento di cui noi abbiamo bisogno, viene del tutto eliminato.
Il sodio svolge diverse azioni benefiche sul nostro organismo, le principali sono: senz’altro la regolazione del volume e della pressione oncotica del liquido extracellular, aiuta il mantenimento dell’equilibrio acido-base, ma contribuisce anche sugli aspetti nervosi: il sodio agisce anche come agente di mantenimento del potenziale di membrana e di trasmissione dell’impulso.
Il sale marino integrale è ottenuto grazie all’evaporazione dell’acqua di mare, che poi successivamente viene sottoposto a trattamenti superficiali di lavaggio e purificazione. Acqua di mare, sole e vento rappresentano quindi gli ingredienti essenziali per la nascita di un buon sale marino integrale.
Infatti spesso al supermercato vediamo le confezioni di sale raffinato con aggiunta di iodio, proprio perché durante la lavorazione del sale viene perso, e quindi viene aggiunto successivamente dello iodio chimico. Quindi bisogna preferire il sale integrale, sempre però rispettando le quantità giornaliere, che va da 3 a massimo di 5 grammi al giorno (circa un cucchiaino raso).
Se assunto in eccesso il sale è nemico della nostra salute! L’apporto eccessivo di sodio causa ipertensione, può favorire l’infarto, danneggia i reni e il cervello.
Tipi di Sale da Cucina
Fleur de Sel (Fior di Sale)
Una delle più noto è il fleur de sel ,francese, dalle saline di Carmague, i bacini di evaporazione sono sottoposti naturalmente a sole e vento e il sale grezzo si raccoglie a mano. Il suo sapore è delicato ed è povero di sodio, rispetto al comune sale da cucina.
Sale Maldon
Questo tipo di sale in realtà è a fiocchi, croccanti e leggerissimi, irresistibili da sgranocchiare anche da soli, esso viene prelevato sulle coste del Regno Unito: per la precisione, nell’Essex e nel Galles. Il sale Maldon si utilizza anche nelle preparazioni dolci.
Sale rosa dell’Himalaya
E’ tra i sali più pregiati, infatti esso è il più antico, infatti il sale rosa dell’Himalaya è un sale fossile, ricordo degli oceani che 250 milioni di anni fa ricoprivano le montagne più alte del mondo. e naturalmente ricco di ben 84 sali minerali e oligoelementi (calcio, potassio, rame, zinco, ferro, zolfo, antiossidanti…). Gli effetti terapeutici di questo sale sono molteplici e tutti riconosciuti dallamedicina ufficiale. È indicato per varie disfunzioni e patologie: reumatismi, artrosi, artriti, gotta, disturbi della digestione, ipertensione, affezioni renali. Essendo molto delicato, è ideale per condire senza coprire il gusto di tutti i tipi di alimenti.
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Sale rosso delle Hawaii
Per i più decisi, meglio però il sale rosso delle Hawaii. Il colore è rosso fuoco, il sapore ferroso per l’alta presenza dell’elemento, dovuto alla roccia vulcanica d’origine, contiene ferro in quantità fino a cinque volte superiore rispetto a quello contenuto nel sale comune. L’abbinamento perfetto è con le carni grigliate.
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Sale blu di Persia
La particolare colorazione blu è legata alla presenza di silvinite. Il sale viene prelevato nelle miniere dell’Iran e finisce di preferenza nei piatti a base di pesce, carne bianca o persino di tartufo. Ha un sapore estremamente salato, ma poco persistente in bocca, e lascia un gradevole retrogusto speziato. E’ perfetto per insaporire carne bianca, ai ferri o arrosto, pesce e frutti di mare, verdure cotte e preparazioni a base di patate. E’ molto indicato anche per conferire una nota speziata a pane, pizze e focacce. Il sale blu di Persia, volendo, può essere usato come comune sale da tavola.
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Sale viola Kala Malak
Il Kala Malak proveniente dell’ india è un sale fossile, ma ha un aroma decisamente particolare, essendo ricco di solfuro di ferro, cioè di zolfo. Gusto e colore ne risentono: a una tonalità viola scuro, perfetta per la decorazione dei piatti, si accompagna un sapore simile a quello delle uova sode, particolarmente apprezzato nella cucina vegana. E’ ideale per condire uova, snack fritti, piatti etnici, zuppe, insalate e risotti agli asparagi.
Sale nero di Cipro
Il sale arriva dal mare, ma viene arricchito con il carbone vegetale di tiglio, betulla e salice, che gli dona il colore, il sapore e un certo potere assorbente. Il carbone vegetale, lo rende ottimo per la cura delle malattie intestinali, come meteorismo e aerofagia. Ottimo macinato al momento su uova, zuppe, carni e pesci bianchi ma anche su patate dolci.
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Sale affumicato della Danimarca
Il sale affumicato della Danimarca è infatto ottenuto seguendo gli insegnamenti degli antichi Vikinghi, con legno di quercia, ginepro, faggio, olmo rosso e ciliegio. Sono necessarie oltre 90 ore per portare a termine la lavorazione, che viene eseguita interamente a mano, finché ne assorbe tutti gli aromi e i profumi e assume la tipicacolorazione ambrata. Il sale ha così un gusto unico e accompagna con una vasta gamma di piatti: pasta alla carbonara, zuppe di pesce, uova e frittate.
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Sale di Trapani
Questo sale viene raccolto a mano solo in estate dalle antiche saline, all’interno di un’oasi naturale del WWF, e confezionato così com’è, senza nessuna ulteriore lavorazione. Si utilizza come il normale sale da cucina, anche se possiede un gusto più delicato.
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Sale verde Hawaiano
Il sale verde delle Hawaii è tipico di tutto l’arcipelago hawaiano e viene impiegato dalla popolazione locale soprattutto sul pesce. Deve la sua colorazione all’estratto di foglie di bamboo, pianta tipica del luogo, che viene aggiunto al sale al momento della sua essicazione. Il gusto è particolare, leggermente dolce, decisamente speziato, ideale da abbinare a piatti a base di pesce.
Sale grigio di Bretone
Questo sale è ricco di magnesio e tanti altri sali minerali, povero di sodio rispetto al sale tradizionale, caratteristica che lo rende adatto a oggetti ipertesi. Il colore grigio, è dato dalle particelle di argilla che contiene. Ha un sapore ricco ma al contempo delicato, ottimo macinato al momento su carni rosse, pesci di mare, insalate ricche e crudité.
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Tratto da: https://healthiertalk.com/truth-about-whole-salt-0604/