Glutammato monosodico: Motivi per EVITARLO
Il glutammato monosodico fa parte degli additivi alimentari utilizzati a livello industriale per insaporire i cibi confezionati, e sopratutto per la preparazione dei dadi da brodo, vegetali o di carne. E’ sufficiente controllare gli elenchi degli ingredienti presenti sulle confezioni per rendersi conto della sua onnipresenza.
Il glutammato monosodico fa male alla salute?
Le opinioni al riguardo sono molto diverse. Il suo consumo è stato associato all’aumento dell’obesità, intolleranze, allergie, sensibilizzazioni, sintomi momentanei e patologie degenerative molto gravi.
L’European Food Information Council (Eufic), descrive il glutammato monosodico come il sale sodico dell’acido glutammico e come un amminoacido naturale presente in quasi tutti gli alimenti, con riferimento maggiore per quelli molto proteici. Il glutammato monosodico utilizzato dall’industria alimentare non è per nulla naturale. Inizialmente veniva estratto da alcuni cibi, come le alghe, ora viene ottenuto completamente grazie alla sintesi chimica.
Quindi il glutammato monosodico fa male?
Nel dubbio, preferiamo evitarlo.
Glutammato: come evitarlo?
- Leggere le etichette
- Dado fatto in casa
Il dado è l’ingrediente che più comunemente contiene glutammato monosodico. I dadi che troviamo al supermercato, siano essi in panetto o in polvere, vegetali o di carne, hanno un altra pobbabilità di contenerlo. L’alternativa al dado commerciale, se si vuole avere a disposizione un insaporitore naturale, è la preparazione casalinga. Autoprodurre il dado non è complicato e lo si può preparare in diverse versioni, da conservare in frigorifero, in freezer o in barattolo.
- Autoproduzione
Il glutammato monosodico è presente anche nelle confezioni dei sughi e dei condimenti pronti, nei prodotti da forno confezionati e surgelati e nei piatti pronti già conditi e insaporiti, che necessitano soltanto di essere riscaldati in padella o nel microonde.
Pensiamoci bene. Questo additivo artificiale viene utilizzato dall’industria per aromatizzare alimenti che ormai hanno perso il loro sapore originario. Davvero un brodo di verdure o un sugo di pomodoro hanno bisogno di un esaltatore di sapore? Probabilmente, non sarebbe così se fossero preparati con ortaggi freschi e di stagione.
- Alternative al sale
- Intolleranze e allergie
- Malattie degenerative
L’assenza di dati certi per quanto riguarda il legame tra glutammato monosodico e comparsa di malattie degenerative desta non pochi sospetti. La correlazione del suo consumo con il sopraggiungere di malattie come l’Alzheimer e il Parkinson sarebbe stata esclusa. Il legame tra consumo di glutammato monosodico e malattie è stato ipotizzato anche per il diabete, l’autismo, la depressione, i disturbi del comportamento e dell’apprendimento. Nel dubbio, preferiamo evitarlo il più possibile, dato che il suo impiego come insaporitore non è indispensabile.
- Obesità
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